I Bigoli sono un tipo di pasta lunga fatta con solo tre ingredienti: farina di grano tenero, sale e acqua. Il nome Bigoli deriva possibilmente dal termine “bigàt”, parola in dialetto veneto che significa bruco.
Questo formato di pasta fu creato nel 1604 da un pastaio originario del Padovano, il signor Abbondanza, che inventò e brevettò un macchinario capace di estrudere vari formati di pasta fresca.
Nonostante questo estrusore potesse creare vari formati di pasta, quello preferito dalle massaie era quello dei Bigoli.
Nel corso degli anni, il macchinario venne modificato e chiamato bigolaro; verso fine ‘800 il bigolaro diventò estremamente diffuso e utilizzato nelle case del nord Italia.
Cos’è il bigolaro?
Come detto in precedenza, il bigolaro è il macchinario che permette di creare i Bigoli. Non è altro che un torchio fatto in legno con una trafila interna in bronzo ruvido.
L’impasto viene fatto passare nella trafila, che da la tipica forma a “bruco”, e poi viene fatto essiccare.
Utilizzo dei Bigoli
Una delle principali caratteristiche di questo tipo di pasta è la ruvidità, caratteristica che permette ai sughi di aggrapparsi facilmente alla pasta.
Per questo motivo i bigoli tradizionali venivano solitamente conditi con frattaglie di anatra e ragù di carne, ma anche con sarde o acciughe nei periodi in cui si doveva mangiare di magro.
Abbinamenti enogastronomici
Quale vino abbinare ai vostri bigoli? Dipende dalla salsa con cui sono conditi.
L’abbinamento ideale per i sughi di carne è sicuramente un vino rosso; quello che noi consigliamo è un Valpolicella DOC Classico.
Quando invece i bigoli vengono conditi con sarde o acciughe è meglio abbinare il tutto ad un vino bianco della zona del Garda, come il nostro Lugana DOC Terrenegre.